Rappresentazione di San Gemignano
Prima di tutto quella rilegata al suo nome.
Il primo documento storico su cui abbiamo testimonianze del nome della Città è datato 30 agosto 929 quando Ugo di Provenza dona al vescovo di Volterra il monte chiamato della Torre “prope Sancto Geminiano adiacente”. È probabile che il nome San Gimignano derivi proprio dal nome del vescovo di Modena. Ed è proprio rilegata a questa figura la prima leggenda. Si narra che il santo, durante le invasioni barbariche, abbia avvolto la città in una fitta nebbia tanto da farla scomparire alla vista. Così facendo la salvò dalla minaccia di Totila che l’avrebbe distrutta e saccheggiata.
Una seconda leggenda che vogliamo raccontarvi riguarda Santa Fina la patrona di San Gimignano. Fina, fu una ragazza esile e umile che visse intorno al 1200 ed ebbe una vita molto modesta. Abitava in un piccola casa nel centro storico che oggi è possibile visitare (da Piazza della Cisterna, in direzione di Via Del Castello, a circa 100 mt. sulla destra, oltrepassando un arco vi potete immette in un vicolo che consente di arrivare velocemente alla Casa di Santa Fina).
Le viola di Santa Fina
Rilegate alla sua storia esistono numerose versioni. Quella che piace maggiormente a noi è una versione più romantica, in quanto si dice che Fina, che usciva da casa solamente per recarsi in chiesa, di ritorno dalla messa, abbia incontrato un cavaliere, e le abbia regalato una mela. Dopo questo gesto, vissuto dalla giovanissima come un gran peccato successero una lunga serie di sofferenze fisiche e morali. Fina, passò molto tempo della sua breve vita immobilizzata su una tavola di legno nella cantina della sua povera casa, probabilmente, proprio per espiare le sue colpe. Si dice che, poco prima della morte, fu tentata dal Diavolo, ma grazie all’aiuto di San Gregorio sconfisse i Demoni. Dopo la sua morte, le campane delle chiese del paese si misero a suonare da sole e fiori particolari, che oggi si chiamano “viole di Santa Fina”, fiorirono sulle torri e su tutte le mura del paese.
Ancora oggi le viole appaiono durante il periodo dei festeggiamenti della Santa ed è molto affascinante sapere che se il piantato lontano da San Gimignano il fiore non riesca a vivere come se si nutrisse ancora della forza e della fede di Fina.
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